AZIENDA

La storia
di SAE

Diretta erede della SAE di Lecco, società di primo piano nell’elettrificazione delle linee ferroviarie, CDC inizia la propria attività nella prima metà degli anni Ottanta. Operativa sin dal 1926, la Società Anonima Elettrificazione era stata fondata da colossi industriali del calibro di Falck, Edison, Ansaldo e altri con lo scopo di elettrificare la linea Bolzano Brennero: l’apertura della fabbrica lecchese risale invece al 1938 e qui viene avviata la produzione di tralicci in acciaio, giungendo nel corso degli anni sino a una capacità produttiva di oltre 120mila tonnellate all’anno.

I decenni successivi sono segnati da grandi successi e dall’espansione internazionale delle attività della società, la cui sede lecchese è oggi ricordata dal SAE Lecco Club, libera associazione fra ex-colleghi di SAE Lecco.

Storia SAE

case history

linea bolzano-brennero

ANNO: 1929

Si tratta dell’opera che segnò la nascita della SAE, fondata appunto per presiedere all’elettrificazione della linea ferroviaria Bolzano-Brennero.

Un progetto di così grande successo da spingere i fondatori di quella che allora era solo un’associazione temporanea a creare un’impresa permanente, la Società Anonima Elettrificazione appunto.

Elettrodotto dello stelvio

ANNO: 1947

L’elettrodotto Sluderno/Cesano Maderno fu commissionato dalla Società Montecatini alla Società Anonima Elettrificazione (SAE) di Lecco.

In un’Italia appena uscita dal conflitto mondiale questa opera rappresentò senza dubbio un esempio di eccellenza tecnica, poiché alla grandezza dell’opera in sé si aggiunsero le difficoltà operative dell’immediato dopoguerra e quelle legate alla conformazione del territorio su cui si andava ad operare. Nella costruzione furono coinvolte maestranze locali, il cui apporto fu decisivo per la conoscenza del territorio e per la consuetudine al lavoro in alta montagna. Questa grandiosa opera farà parte anche di un dossier volto alla promozione della candidatura del territorio dello Stelvio a Patrimonio dell’Umanità.

attraversamento messina

ANNO: 1956

Quando si pensa all’attraversamento di Messina, spesso il pensiero corre al ponte che ormai da decenni popola dibattiti economici e politici. In realtà correva il 1957 quando venne messo a punto il primo vero, fondamentale attraversamento dello stretto: parliamo naturalmente del progetto che ha consentito di trasportare energia elettrica dal continente verso Messina.

Fu proprio la SAE – al di là delle diverse attribuzioni di paternità – la vera artefice del grande progetto industriale che non solo portò alla realizzazione delle strutture, ma cui fu anche riconosciuto il Premio Nazionale ANIAI per la miglior realizzazione di ingegneria industriale italiana.